Durante la giornata in cui si è svolta la Conferenza Generale degli iscritti all’ordine degli Architetti, c’è stata l’opportunità di vivere un momento di approfondimento culturale legato alla propria attività professionale. Gli spunti sono stati dati dalla sede prescelta e dall’argomento per l’incontro: “SCIC: un viaggio nel design a Parma”.
“L’evoluzione dei mobili da cucina dagli anni ’50 a oggi”: questo il titolo deciso per semplificare al meglio i concetti che sono stati esposti dai relatori. Cecilia Ferlini, architetto e docente di storia dell’arte, ha approfondito la trasformazione dell’ambiente cucina nel corso del Novecento. Lorenzo Marconi, amministratore delegato di SCIC, ha descritto il tessuto industriale parmense dagli anni ’50 agli anni ’70, evidenziando la collaborazione con i Fratelli Castiglioni e le innovazioni introdotte con modelli come Lunascic del 1969 e Conchiglia del 1972. Infine, Alessandra Feliziani, architetto e project area manager, ha discusso dello stato attuale dell’azienda, mentre Mauro Mazzarini, direttore commerciale estero, ha illustrato i mercati internazionali di riferimento: “SCIC aveva da tempo la volontà di aprirsi alla città: l’Ordine degli Architetti ci ha dato la possibilità di creare un legame forte con la realtà in cui siamo cresciuti. Noi esportiamo cucine in 30 Paesi. SCIC guarda con grande attenzione all’export, mantenendo però un proprio stile italiano: cerchiamo di fondere e interpretare le culture locali con il made in Italy”, ha spiegato il CEO di SCIC, Lorenzo Marconi Fornari.
Al suo fianco c’era anche il presidente dell’Ordine degli Architetti, Daniele Pezzali: “L’assemblea di rendicontazione 2023 ha appurato che il bilancio è più che positivo: uno dei nostri focus principali riguarda il tema della formazione professionale con tanti eventi messi in campo. In tema di formazione, il nuovo anno si è avviato con due opportunità di tipo deontologico.
L’evento formativo in collaborazione con SCIC è stata l’occasione per esaminare lo stato dell’arte del design nell’ambito del mondo delle cucine e dell’ arredamento. Abbiamo avuto modo di mostrare ai colleghi un tipo di architettura industriale degli anni Sessanta molto interessante ancora oggi”.