Il flagship di SCIC a Milano è uno spazio che conserva al suo interno la forte impronta di Franco Maria Ricci, storico editore oltre che designer del marchio dell’azienda di Parma, e che proprio in quel luogo instituì la sua libreria. Ancora oggi le cucine di SCIC abitano uno spazio popolato da stucchi e fontane.
SCIC ha sempre lavorato in collaborazione con importanti studi di architettura, ma quest’anno mostra la sua anima narrativa raccontando il mondo dell’arte con una serie di interventi in cui i migliori artisti della scena italiana sono chiamati a dialogare con l’eccellenza del design e dell’arredo dando vita ad uno spazio in cui la creatività invade le pareti.
Slipping è il secondo intervento di un concept temporaneo e Alessandro Roma ha pensato ad un intervento site specific, in cui la natura e il colore sono assoluti protagonisti.
La parete di ingresso si illumina di una pittura muraria in cui il colore e il segno si sovrappongono a un fregio in ceramica, una serie di lastre in cui elementi naturali “fioriscono” in maniera spontanea sulla superficie. L’artista immagina un nuovo ambiente in cui oggetti apparentemente domestici, libri, ceramiche e fiori invadono lo spazio. Un modo per proporre la sua ricerca in una dimensione privata, incontrando l’ambiente quotidiano degli arredi e creando incontri inaspettati e nuovi dialoghi. Slipping suggerisce quindi uno scivolamento, la possibilità di perdersi con serenità nel colore e nella forma.
